Se si osservano con attenzione i legami tra persone uno degli aspetti più presenti nell'essere umano è l'aspettativa.
Talvolta il suo peso è così potente da avere il potere di stravolgere completamente la nostra vita.
E le nostre relazioni.
Tanto più il legame con una persona è veicolato dall'aspettativa di quello che è per noi, tanto meno la conosciamo autenticamente.
Fate caso a quante volte vi arrabbiate perché qualcuno a voi vicino fa una cosa che non approvate, mentre se vi fermaste un attimo a pensare vi rendereste conto che sta solamente facendo quello che è più sintonico con la sua persona.
Ma non alla vostra aspettativa di come debba essere.
Perciò, quando accade, fermatevi un attimo a riflettere: questo parla di lei o parla di tutto ciò che mi aspetto da lei?
Posso arrabbiarmi con lei perché non si conforma ad una mia attesa?
Vi renderete conto che ciò che condiziona le nostre scelte non è quasi mai il rapporto con l'altro REALE, bensì quello con l'altro IDEALE, frutto della proiezioni di bisogni, stati emotivi, speranze.
Da qui la delusione, che altro non è l'esteriorizzazione del messaggio: "Non sei conforme all'immagine che ho di te".
Un esercizio che può aiutarvi in casi come questi è analizzare l'immagine costruita dell'altro e validare, volta dopo volta, se questa immagine si avvicina al vero o ne è completamente distante.
Alla luce di questo è necessario considerare quanto nessuno di noi si relaziona all'altro per come questo è, ma sempre per un'immagine che abbiamo creato di lui.
Il problema sorge quando questa rappresentazione è troppo distante dalla realtà, col rischio di far emergere emozioni negative che possono avere un impatto notevole sui legami.
Il lavoro per spogliarvi di queste immagini è complesso, perché implica il mettere mano, attraverso l'altro, alla profonda complessità del vostro animo.
Ma è solo facendo questo che vi aprirete alla splendida possibilità di conoscervi e conoscere.
Lascia andare la presa.
Quando lasci ogni aspettativa allora crei lo spazio per accogliere ciò che cercavi.
Quel luogo interiore dove rimani disponibile verso ogni possibilità.
Quel presente dove non ci sono più definizioni, esigenze e giudizi.
Laddove ogni intenzione diventa subito realtà.
(Daniel Lumera)
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